Statuto, Contributi & Codice di condotta

STATUTO della “Associazione Sportiva Dilettantistica FITNESS 4
REVOLUTION”

Articolo 1
Comparto Normativo – Denominazione – Sede – Durata – Oggetto sociale – Ambito di operatività

È costituita, ai sensi degli artt. 14 e seguenti del Codice Civile l’Associazione denominata: “Associazione Sportiva Dilettantistica FITNESS 4 REVOLUTION”. Le norme sull’ordinamento interno sono altresì ispirate a principi di democrazia e di uguaglianza dei diritti di tutti gli associati, con la previsione dell’elettività delle cariche sociali in ossequio ai principi di cui all’articolo 90 del DL 289/2002 e del D.Lgs 36/2021. L’Associazione potrà richiedere il Riconoscimento Giuridico secondo le modalità di legge, laddove ne avesse i necessari requisiti; ai fini sportivi l’Associazione è riconosciuta dalle FSN/DSA/EPS cui si affilierà.
L’Associazione ha la propria sede legale in Concordia Sagittaria (VE), in Via Paludetto, n. 6. Il trasferimento della sede legale all’interno del Comune di Concordia Sagittaria (VE) può essere deliberato dall’organo di amministrazione (il Consiglio Direttivo) e in tal caso non comporta modifica statutaria, ma l’obbligo di comunicazione agli uffici competenti. L’Associazione ha durata illimitata. L’Associazione può istituire sedi secondarie locali, in tutta Italia.
L’Associazione non ha scopo di lucro né diretto né indiretto, così come definito all’articolo 8 del D.Lgs 36/2021, ed opera in ambito nazionale; ai sensi del D.Lgs 36/2021 inoltre, essa esercita, organizza e gestisce, in via stabile e principale, attività sportive dilettantistiche, ivi comprese la formazione, la didattica, la preparazione e l’assistenza all’attività sportiva dilettantistica.
Il sodalizio si conforma alle norme e alle direttive degli organismi dell’ordinamento sportivo, con particolare riferimento alle disposizioni del CONI nonché agli Statuti ed ai Regolamenti delle FSN/DSA/EPS cui l’associazione si affilia mediante domanda deliberata dal Consiglio Direttivo.

Articolo 2
– Fine Istituzionale e Attività –

L’associazione è un centro permanente di vita associativa a carattere volontario e democratico la cui attività è espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo. Essa opera per fini sportivi, ricreativi e culturali per l’esclusivo soddisfacimento di interessi collettivi, tramite l’organizzazione di attività sportive dilettantistiche (come già richiamato all’articolo 1), compresa l’attività didattica per l’avvio e l’aggiornamento e il perfezionamento nelle attività sportive.
L’associazione si propone di:
a) promuovere e sviluppare attività sportive dilettantistiche, in particolare lo sport della Ginnastica nella disciplina dell’Attività sportiva ginnastica finalizzata alla salute ed al fitness (tra cui, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, il Crossfit e lo Yoga), lo sport della Pesistica nelle discipline della Pesistica Olimpica e della Cultura Fisica (Biathlon Atletico, Sviluppo Muscolare, Braccio di Ferro, Palestriadi, Power Games, attività con sovraccarichi e resistenze finalizzate al fitness e al benessere fisico), lo sport del Powerlifting nella disciplina del Powerlifting, ed eventualmente, anche ogni altra disciplina sportiva riconosciuta dal CONI;
b) organizzare manifestazioni sportive in via diretta o collaborare con altri soggetti per la loro realizzazione;
c) studiare, promuovere, sviluppare e adottare nuove metodologie per migliorare l’organizzazione e la pratica dello sport e formare gli esperti in grado di proporle;
d) gestire impianti, propri o di terzi, adibiti a palestre, campi e strutture sportive di vario genere;
e) organizzare squadre sportive o singoli atleti per la partecipazione, a titolo solo esemplificativo e non esaustivo, a campionati, gare, concorsi, manifestazioni o iniziative di diverse discipline sportive;
f) indire corsi di avviamento agli sport, attività motoria e di mantenimento, corsi di formazione e di qualificazione per operatori sportivi;
g) organizzare eventi ed attività ludiche, ricreative e culturali a favore di un migliore utilizzo del tempo libero degli iscritti e della comunità (a titolo esemplificativo e non esaustivo, attività di pre e dopo scuola, centri estivi e camp sportivi), anche di
somministrazione alimenti e bevande o turistiche; h) collaborare con altre organizzazioni nazionali ed internazionali che promuovono le medesime discipline sportive. L’Associazione non può svolgere attività diverse da quelle sopraindicate ad eccezione di quelle strumentali o secondarie a quelle istituzionali, secondo i criteri e i limiti definiti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri o dell’Autorità politica da esso delegata in materia di sport, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.

Articolo 3
– Associati e Tesserati –

A. Possono far parte dell’Associazione tutti coloro che ne condividono gli scopi fissati dallo Statuto e vogliono dare il proprio contributo personale e/o finanziario al perseguimento degli stessi. È espressamente esclusa la temporaneità della partecipazione alla vita associativa. Chiunque voglia aderire all’Associazione deve:
– presentare domanda scritta, sulla quale decide il Consiglio Direttivo a maggioranza;
– dichiarare di accettare le norme dello Statuto e dell’eventuale regolamento di attuazione;
– versare la quota annuale fissata dal Consiglio Direttivo.
La mancata ammissione deve essere motivata.
Gli associati si distinguono in fondatori, ordinari, onorari:
– gli associati fondatori sono coloro che hanno partecipato alla costituzione dell’Associazione;
– gli associati ordinari sono tutti coloro che aderiscono successivamente alla costituzione dell’Associazione, previa presentazione di apposita domanda scritta e relativa ammissione;
– gli associati onorari sono dichiarati tali dal Consiglio Direttivo per aver svolto attività particolarmente significative per la vita dell’Associazione o per notorietà e particolari meriti.
Tutti gli associati maggiorenni in regola col pagamento della quota sociale annuale hanno diritto a:
– partecipare a tutte le attività promosse dall’Associazione;
– candidarsi per ricoprire le cariche associative;
– partecipare alle Assemblee con diritto di voto attivo e passivo;
– votare per l’approvazione e le modificazioni dello statuto e dei regolamenti e per la nomina di tutti gli organi direttivi
dell’associazione. Tutti gli associati hanno i seguenti doveri:
– osservare lo Statuto nonché l’eventuale regolamento di attuazione e le delibere assunte dagli organi sociali nel rispetto delle disposizioni statutarie;
– collaborare con gli organi sociali per la realizzazione delle attività volte a compiere il Fine Istituzionale dell’Associazione (articolo 2);
– astenersi dall’intraprendere iniziative in contrasto con gli scopi dell’Associazione;
– pagare la quota associativa con le modalità e nei termini fissati dal Consiglio Direttivo.
B. Il tesserato è colui che si iscrive alle attività dell’Associazione come atleta (e non necessariamente anche come socio) con la finalità di:
– imparare o perfezionarsi in una o più discipline sportive;
– partecipare ai campionati o alle gare o alle manifestazioni della federazione sportiva nazionale, disciplina sportiva associata o ente di promozione sportiva alla quale l’Associazione è affiliata.
Il tesserato ha il dovere di rispettare ogni regola fissata dal Coni o dalla FSN/DSA/EPS cui l’associazione è affiliata.
A partire dall’entrata in vigore della Riforma dello Sport e dei relativi decreti attuativi, il presente punto B. sarà sostituito da quanto previsto dagli articoli 15 e 16 del D.Lgs 36/2021.

Articolo 4
– Perdita dello status di associato –

Gli associati cessano di appartenere all’Associazione per recesso, decadenza, esclusione e per causa di morte. L’associato può recedere in qualunque momento dall’Associazione; il recesso deve essere comunicato per iscritto al Consiglio Direttivo e ha effetto con lo scadere dell’anno in corso, purché sia fatto almeno 3 mesi prima.
Decade l’associato che, nonostante la messa in mora, non provveda a mettersi in regola con il pagamento della quota associativa annuale nei termini indicatigli.
L’esclusione è deliberata dall’Assemblea per gravi motivi e previa contestazione degli stessi, con assegnazione di un termine di 30 giorni per la formulazione di eventuali controdeduzioni.
In particolare, l’esclusione può essere deliberata nel caso in cui l’associato:
– abbia danneggiato moralmente e materialmente in modo grave l’Associazione;
– non abbia ottemperato in modo grave alle disposizioni dello statuto, ai regolamenti interni o alle deliberazioni assunte dagli organi sociali.
L’associato può ricorrere all’autorità giudiziaria entro 6 mesi dal giorno in cui gli è stata notificata la deliberazione. Nel caso sia istituito il Collegio dei Probiviri l’associato ricorrerà preliminarmente a tale organo, nel caso in cui non sia istituito il Collegio dei Probiviri l’associato ricorrerà preliminarmente alla prima Assemblea degli Associati utile. Nei casi espressamente previsti dai Regolamenti di Giustizia del Coni sarà possibile ricorrere al Collegio arbitrale del Coni stesso.
Gli associati che abbiano receduto o siano stati esclusi o che comunque abbiano cessato di appartenere all’Associazione, non possono ripetere (cioè richiedere in giudizio) i contributi versati e non hanno alcun diritto sul patrimonio dell’Associazione.

Articolo 5
– Organi sociali –

Sono Organi dell’Associazione:
– l’Assemblea degli associati (ordinaria e straordinaria);
– il Consiglio Direttivo;
– il Presidente;
– il Collegio dei Revisori dei Conti (se costituito nei casi previsti dalle norme di legge);
– Il Collegio dei Probiviri (se costituito).
Vige il rispetto della democrazia interna. Le cariche elettive vengono ricoperte a titolo gratuito salvo il rimborso delle spese sostenute in nome e per conto dell’Associazione (preventivamente autorizzate dal Consiglio Direttivo ed adeguatamente documentate) e salvo eventuali compensi per il consiglio direttivo purché non siano superiori al compenso massimo previsto per i presidenti dei collegi sindacali delle Spa di cui al D.P.R. 645/1994 e D.L. 239/1995 convertito dalla Legge 336/1995. Tutti gli organi sociali sono liberamente eleggibili.

Articolo 6
– Assemblea degli Associati –

L’Assemblea è l’organo sovrano dell’Associazione. Tutti gli associati maggiorenni in regola con il pagamento della quota associativa annuale hanno diritto di partecipare alle Assemblee sia ordinarie che straordinarie.
L’Assemblea ordinaria indirizza tutta l’attività dell’Associazione ed in particolare:
– approva le linee generali del programma di attività per l’anno sociale;
– approva il Rendiconto Economico Finanziario Annuale (da qui in poi R.E.F.A.) dell’anno precedente entro 4 mesi dalla chiusura dell’esercizio finanziario ed eventualmente un Bilancio di Previsione per l’anno in corso;
– elegge i membri del Consiglio Direttivo;
– elegge i membri del Collegio dei Revisori dei Conti (se costituito);
– elegge i membri del Collegio dei Probiviri (se costituito);
– delibera i regolamenti e le loro modifiche;
– delibera su tutte le questioni attinenti la gestione dell’Associazione che il Consiglio Direttivo riterrà di sottoporle;
– delibera in ordine all’esclusione degli associati;
– delibera la partecipazione ad Enti, società e ad altri organismi con finalità statutarie analoghe o strumentali per il raggiungimento degli scopi sociali;
– delibera le azioni di responsabilità contro gli amministratori per fatti da loro compiuti;
– delibera su ogni altra questione ad essa riservata dalla legge o dallo Statuto.
L’Assemblea deve essere convocata dal Presidente dell’Associazione con modalità tali da garantirne la conoscenza personale e diretta da parte degli associati. Le convocazioni devono essere effettuate mediante:
– idoneo avviso individuale, contenente gli argomenti all’ordine del giorno, da inviarsi ai singoli associati almeno 15 giorni prima della data prevista per la riunione;
– idoneo avviso collettivo (ad esempio con la pubblicazione sulla Bacheca Sociale o sul sito web dell’Associazione), contenente gli argomenti all’ordine del giorno, almeno 30 giorni prima della data prevista per la riunione.
L’Assemblea, sia ordinaria che straordinaria, viene convocata dal Presidente del Consiglio Direttivo. L’assemblea ordinaria viene convocata almeno una volta l’anno per l’approvazione dei bilanci/rendiconti ed ogni qualvolta lo stesso Presidente o 1/10 degli associati ne ravvisino l’opportunità.
Nelle deliberazioni di approvazione del bilancio/Rendiconto e in quelle che riguardano la loro responsabilità, gli amministratori non possono votare.
Qualora debbano essere affrontate specifiche problematiche possono partecipare all’Assemblea, senza diritto di voto, anche professionisti ed esperti esterni.
L’Assemblea straordinaria, da convocarsi con le modalità previste per quella ordinaria, delibera in ordine alle modifiche statutarie, allo scioglimento dell’Associazione e alla devoluzione del patrimonio che dovesse residuare conclusa la fase di liquidazione.
L’Assemblea, sia ordinaria che straordinaria, è presieduta dal Presidente del Consiglio Direttivo o, in sua assenza, dal
Vicepresidente o, in assenza di entrambi, dal membro più anziano del Consiglio Direttivo. L’Assemblea ordinaria è validamente costituita in prima convocazione quando sia presente o rappresentata almeno la metà degli associati con diritto di voto. In seconda convocazione, da effettuarsi dopo che siano trascorse almeno 24 ore dalla prima, l’Assemblea è validamente costituita qualunque sia il numero degli associati con diritto di voto intervenuti o rappresentati. Le deliberazioni dell’Assemblea ordinaria sono assunte col voto favorevole della maggioranza dei presenti. L’Assemblea può riunirsi anche in un luogo diverso dalla sede sociale, purché in Italia (se non avviene in via telematica nel rispetto dei requisiti definiti dalle norme di legge). Per le modifiche statutarie l’Assemblea straordinaria è validamente costituita con la presenza di almeno i 3/4 degli associati con diritto di voto e le deliberazioni sono assunte col voto favorevole della maggioranza dei presenti.
Per deliberare lo scioglimento dell’Associazione e la devoluzione del patrimonio occorre il voto favorevole di almeno tre quarti degli associati con diritto di voto.
Ogni associato può farsi rappresentare in Assemblea da un altro associato, mediante delega scritta, secondo il principio del voto singolo previsto dal Codice Civile. Ogni associato può essere portatore di un’unica delega. Gli associati non possono partecipare alla votazione su questioni concernenti i loro interessi e, comunque, in tutti i casi in cui vi sia un conflitto d’interessi. I verbali di assemblea e gli eventuali Rendiconti/ Bilanci approvati o esaminati, contenenti le deliberazioni adottate, devono essere sottoscritti dal Segretario e dal Presidente, e portati a conoscenza degli associati con modalità idonee (nei casi di legge anche attraverso la pubblicazione e/o l’invio agli associati), ancorché non intervenuti.
I verbali di cui sopra sono riportati, a cura del segretario, nell’apposito libro-verbali. Le deliberazioni adottate validamente dall’Assemblea obbligano tutti gli associati anche se assenti, dissenzienti o astenuti.

Articolo 7
– Consiglio Direttivo –

Il Consiglio Direttivo è composto da un numero di membri non inferiore a 3 e non superiore a 7, eletti dall’Assemblea degli associati. Il Consiglio Direttivo dura in carica 4 anni e i suoi membri sono rieleggibili. Possono farne parte esclusivamente gli associati maggiorenni in regola con il pagamento della quota associativa. Il Consiglio Direttivo nomina al suo interno il Presidente, il Vice Presidente e il Segretario. Nel caso in cui, per dimissioni o altra causa, uno o più membri del Consiglio vengano a mancare, l’Assemblea (o lo stesso Consiglio Direttivo) può provvedere alla loro sostituzione nominando i primi dei non eletti ed i nuovi nominati rimangono in carica fino allo scadere dell’intero Consiglio; questo meccanismo è attivabile fino ad esaurimento della graduatoria dei non eletti.
Alla scadenza naturale o nel caso in cui venga meno oltre la metà dei membri del Consiglio, l’Assemblea deve provvedere alla nomina del nuovo Consiglio entro il termine massimo di 3 mesi. I consiglieri che, senza giustificato motivo, non intervengano per tre sedute consecutive alle riunioni del Consiglio, sono considerati decaduti.
Il Consiglio Direttivo è organo esecutivo ed è dotato di tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione che non spettino all’Assemblea e nei limiti di quanto stabilito annualmente dalla stessa.
Il Consiglio Direttivo ha i seguenti compiti:
– curare l’esecuzione delle deliberazioni dell’Assemblea;
– redigere i programmi delle attività istituzionali previste dallo Statuto sulla base delle linee approvate dall’Assemblea degli associati;
– redigere i bilanci/rendiconti da sottoporre all’Assemblea per l’approvazione;
– nominare al proprio interno il Presidente, il Vicepresidente, il Segretario;
– deliberare sulle domande di nuove adesioni;
– pronunciare la decadenza del consigliere che, senza giustificato motivo, non intervenga a 3 sedute consecutive;
– fissare la quota associativa annuale di adesione all’Associazione, gli importi dei contributi di partecipazione alle attività e i corrispettivi specifici per le eventuali attività commerciali;
– adottare provvedimenti disciplinari, come l’ammonizione, o la sospensione da 1 a 12 mesi. Resta facoltà dei soci soggetti a tali provvedimenti ricorrere contro l’attribuzione di tali provvedimenti alla prima Assemblea degli Associati utile.
Il Consiglio Direttivo è presieduto dal Presidente; in caso di sua assenza dal Vicepresidente e, in assenza di entrambi, dal Consigliere più anziano.
Il Consiglio è convocato ogni qualvolta il Presidente lo ritenga opportuno o quando almeno i 1/3 dei componenti ne faccia richiesta. Esso assume le proprie deliberazioni con la presenza della maggioranza dei suoi membri ed il voto favorevole della maggioranza dei suoi membri presenti, ai quali spetta un solo voto. In seno al Consiglio non è ammessa delega. Di ogni seduta del Consiglio Direttivo deve essere redatto apposito verbale dal Segretario che lo deve firmare unitamente al Presidente; i verbali sono riportati nell’apposito libro-verbali del Consiglio Direttivo.
È fatto divieto ai membri del Consiglio Direttivo di ricoprire qualsiasi carica in altre società o associazioni sportive dilettantistiche nell’ambito della medesima Federazione Sportiva Nazionale, disciplina sportiva associata o Ente di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI.
Gli amministratori dovranno svolgere il proprio incarico a titolo gratuito salvo quanto previsto all’articolo 5.

Articolo 8
– Presidente –

Il Presidente ha il compito di presiedere l’Assemblea degli associati nonché il Consiglio Direttivo, coordinandone i lavori. Al Presidente è attribuita la rappresentanza legale dell’Associazione di fronte ai terzi ed in giudizio, cura l’attuazione delle deliberazioni dell’Assemblea e del Consiglio, coordina le attività dell’Associazione, ha i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione. In caso di necessità ed urgenza il Presidente può esercitare i poteri del Consiglio Direttivo e adottare provvedimenti, riferendone tempestivamente allo stesso ed in ogni caso nella riunione immediatamente successiva, per la ratifica. In caso di sua assenza o impedimento, le sue funzioni spettano al Vicepresidente.

Articolo 9
– Collegio dei Revisori dei Conti –

Il Collegio dei Revisori dei Conti è un organo opzionale composto (salvo nei casi in cui la sua nomina sia obbligatoria per legge) da 3 membri effettivi e 2 supplenti nominati dall’Assemblea degli associati fra associati o terzi che siano in possesso di adeguate competenze economico-contabili, nei casi previsti dalla legge. I revisori non possono essere contemporaneamente membri del Consiglio Direttivo o del Collegio dei Probiviri. Il Collegio dei Revisori dura in carica 4 anni e i suoi membri sono rieleggibili. Il Collegio elegge al proprio interno il Presidente. Nel caso in cui, per dimissioni o altra causa, uno dei Revisori decada dall’incarico, subentra il Revisore supplente più anziano di età che rimane in carica fino allo scadere dell’intero Collegio.
Il Collegio dei Revisori ha il compito di controllare trimestralmente la gestione amministrativo/contabile, di esaminare in via preliminare i bilanci/rendiconti, di redigere una relazione di accompagnamento agli stessi. I Revisori hanno facoltà di partecipare, anche singolarmente, alle riunioni del Consiglio Direttivo senza diritto di voto.
L’attività del Collegio dei Revisori deve risultare da apposito verbale riportato nel libro dei verbali del Collegio dei Revisori, nel quale devono essere riportate anche le relazioni ai bilanci/rendiconti.

Articolo 10
– Vincolo di Giustizia e Collegio dei Probiviri –

L’Associazione si impegna a far rispettare ai propri associati, tesserati, atleti, partecipanti le disposizioni statutarie e regolamentarie proprie della FSN/DSA/EPS cui è affiliata, con conseguente devoluzione ai propri organi di giustizia e arbitrali delle controversie che dovessero insorgere tra gli associati o tra questi e l’Associazione stessa. È tuttavia obbligo delle parti cercare di comporre bonariamente la controversia nell’ambito dell’Associazione attraverso la costituzione del Collegio dei Probiviri.
Il Collegio dei Probiviri è quindi un organo opzionale composto da 3 membri, nominati dall’Assemblea (ove fosse necessario risolvere controversie tra associati o tra gli associati e il Consiglio Direttivo), fra gli associati maggiorenni in regola con il pagamento della quota associativa. I probiviri non possono essere contemporaneamente membri del Consiglio Direttivo o dell’Organo di Revisione.
Il Collegio dei Probiviri dura in carica 4 anni e i suoi membri sono rieleggibili.
Il Collegio è presieduto da un Presidente eletto a maggioranza fra i suoi componenti.
Il Collegio decide sulle controversie che dovessero insorgere tra associati, tra questi e l’Associazione o i suoi organi. Avverso il giudizio del Collegio, è possibile ricorrere al giudice ordinario.

Articolo 11
– Patrimonio dell’Associazione –

Il patrimonio dell’Associazione è indivisibile ed è costituito:
– da eventuali beni immobili, mobili registrati e mobili che diverranno di proprietà dell’Associazione o che potranno essere acquistati e/o acquisiti da lasciti e donazioni;
– da contributi, erogazioni, lasciti e donazioni di enti e soggetti pubblici e privati;
– da eventuali fondi di riserva o di accantonamento costituiti con gli avanzi di gestione o utili delle annualità precedenti.
Gli associati, che abbiano receduto o siano stati esclusi o che comunque abbiano cessato di appartenere all’associazione, non possono ripetere i contributi versati, né hanno alcun diritto sul patrimonio dell’associazione, come previsto dall’articolo 24 del Codice Civile.
Ancora, i contributi degli associati e i beni acquistati con questi contributi costituiscono il fondo comune dell’associazione. Finche questa dura, i singoli associati non possono chiedere la divisione del fondo comune, né pretendere la quota in caso di recesso, in conformità a quanto previsto dall’articolo 37 del Codice Civile.

Articolo 12
– Risorse economiche –

Le risorse economiche dell’associazione sono costituite da:
– quote e contributi degli associati e dei tesserati;
– eredità, donazioni e legati;
– contributi dello Stato, delle regioni, di enti locali, di enti o di istituzioni pubbliche, delle FSN/DSA/EPS a cui l’associazione è affiliata, anche finalizzati al sostegno di specifici e documentati programmi realizzati nell’ambito dei fini statutari;
– contributi dell’Unione europea e di organismi internazionali;
– entrate derivanti da prestazioni di servizi convenzionati;
– proventi delle cessioni di beni e servizi agli associati o ai partecipanti in conformità alle finalità istituzionali derivanti dal
pagamento di corrispettivi specifici (compresi i contributi e le quote supplementari determinati in funzione delle maggiori o diverse prestazioni alle quali danno diritto) purché attuati dall’Associazione senza specifica organizzazione e senza che il valore dei corrispettivi ecceda i costi di diretta imputazione;
– erogazioni liberali degli associati e dei terzi;
– entrate derivanti da iniziative di raccolte fondi;
– altre eventuali entrate commerciali e non previste dalle normative che regolano le Associazioni Sportive Dilettantistiche (tra cui a titolo esemplificativo ma non esaustivo, quelle previste per le entrate diverse di cui all’articolo 2 del presente statuto, quali: i proventi derivanti da sponsorizzazione, promo-pubblicitari, cessione di diritti e indennità legate alla formazione degli atleti e dalla gestione di impianti e strutture sportive);
– altre entrate compatibili previste dalle normative che regolano gli Enti Non Commerciali italiani.
Ogni quota o contributo associativo è intrasmissibile e non rivalutabile ad eccezione dei trasferimenti a causa di morte.
L’associazione ha il divieto di distribuire, anche in modo indiretto, utili e avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell’associazione, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla legge.
Tutte le entrate ed eventuali avanzi di gestione sono destinati esclusivamente alla realizzazione delle finalità dell’associazione.

Articolo 13
– Rendiconto Economico Finanziario Annuale (R.E.F.A.) –

L’esercizio sociale dell’Associazione ha inizio il 1° gennaio e termina il 31 dicembre di ciascun anno.
Il Consiglio Direttivo redige il R.E.F.A., dal quale devono risultare i beni, i contributi o i lasciti ricevuti e le spese effettuate, e lo sottopone all’approvazione dell’Assemblea degli associati entro 4 mesi dalla chiusura dell’esercizio sociale. Il Consiglio Direttivo redige, se richiesto dalle norme di legge, dagli associati o da Enti Pubblici per la partecipazione a gare/ bandi/ concorsi/ appalti e simili il bilancio preventivo, che deve contenere le previsioni di entrata e di spesa, e lo sottopone all’approvazione dell’Assemblea degli Associati entro 4 mesi dall’inizio del nuovo esercizio sociale. Gli eventuali utili ed avanzi di gestione devono essere obbligatoriamente destinati allo svolgimento dell’attività statutaria o all’incremento del patrimonio associativo.

Articolo 14
– Liquidazione e devoluzione del patrimonio –

Lo scioglimento dell’Associazione e la devoluzione del patrimonio vengono disposti con deliberazione dell’Assemblea Straordinaria approvata con il voto favorevole di almeno 3/4 degli associati con diritto di voto.
L’eventuale patrimonio residuo, ultimata la procedura di liquidazione effettuata secondo quanto stabilito dalle disposizioni di attuazione del codice civile, sarà devoluto ad altri Enti/Istituti sportivi aventi finalità sportive uguali o analoghe e operanti nel territorio sentito (se costituito) l’organismo di controllo di cui all’articolo 3, comma 190, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, salvo diversa destinazione imposta dalla legge e sempre nel rispetto di quanto previsto all’articolo 7) comma 1) lettera h) del D.Lgs 36/2021.

Articolo 15
– Clausole speciali di garanzia dell’assenza di scopo di lucro –

È vietata la distribuzione, anche indiretta, di utili ed avanzi di gestione, fondi e riserve comunque denominati, a soci o associati, lavoratori e collaboratori, amministratori ed altri componenti degli organi sociali, anche nel caso di recesso o di qualsiasi altra ipotesi di scioglimento individuale del rapporto. Ai sensi e per gli effetti di cui al presente comma, si applica l’articolo 3, comma 2, ultimo periodo, e comma 2-bis, del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 112.

Articolo 16
– Disposizioni finali –

Per quanto non espressamente previsto dal presente statuto si applicano le disposizioni dello statuto e dei regolamenti del CONI e della FSN/DSA/EPS a cui l’associazione è affiliata ed in subordine le norme del Codice Civile Italiano. Dal momento della loro entrata in vigore inoltre, si dovranno intendere qui integrati i dettami, ove pertinenti, del D.Lgs 36/2021 (comunemente definito quale “Riforma dello Sport”).

 

 

 

 

Come previsto dalla legge 124/2017, di seguito pubblichiamo i vari contributi ricevuti dalla nostra associazione:

A.S.D Fitness 4 rEvolution

18/11/2020 ORD: AG.ENTRATE PAG URG COVID19-ROMA-IT
FILIALE DISPONENTE 00560 BON. SEPA 0100066081714804480324203242IT DEL 18.11.20 BIC: BITAITRRXXX INF:RI: /BENEF/CONTRIBUTO ART. 25 DL N. 34 DEL 2020 C.F. 92037910277 Rif Banca: 0480001039900002
2.000,00
26/11/2020 ORD: AG.ENTRATE PAG URG COVID19-ROMA-IT
FILIALE DISPONENTE 00560 BON. SEPA 0100066108171104480324203242IT DEL 26.11.20 BIC: BITAITRRXXX INF:RI: /BENEF/CONTRIBUTO ART. 1 DL N. 137 DEL 2020 C.F. 92037910277 Rif Banca: 0480001037600003
4.000,00
17/12/2020 ORD: PRESIDENZA DEL CONSIGLIOVIA DELLA MERCED E 96 00187 ROMA RM
FILIALE DISPONENTE 00560 BON. SEPA ZZ18W1M1DORNQJU2GZZ18W1M1I0CU80O6W DEL 17.12.20 BIC: BNLIITRRXXX INF:EE: PCM-20201216-17:08-2965 RI: Fondi DL 30/11/2020 n 157 art 10 CAUS: SUPP Rif Banca: 0480001013500005
7.900,00
04/06/2021 ORD: PRESIDENZA DEL CONSIGLIOVIA DELLA MERCED E 96 00187 ROMA RM
FILIALE DISPONENTE 00560 BON. SEPA ZZ19VIJRAZKHO9P4UZZ19VIJRFO5TJQZNI DEL 04.06.21 BIC: BNLIITRRXXX INF:EE: PCM-20210601-17:43-2214 RI: Fondi Parte 1 Dip Sport PCM 2021 CAUS: SUPP Caus Interna: 48 Rif Banca: 0480001001700005 Id Univ Ric: PCM-20210601-17:43-2214 Info Ric:Fondi Parte 1 Dip Sport PCM 2021 CAUS: SUPP
4.050,00
15/10/2021 ORD: PRESIDENZA DEL CONSIGLIOVIA DELLA MERCEDE 96 00187 ROMA RM
FILIALE DISPONENTE 00560 BON. SEPA ZZ1ANLYT4J5FVISTFZZ1ANLYT6YHS1X10J DEL 15.10.21 BIC: BNLIITRRXXX INF:EE: PCM-20211014-13:45-1856 RI: Fondi Parte 2 Dip Sport PCM 2021 CAUS: SUPP Rif Banca: 0480001003400001
2.200,00
22/12/2021 ORD: PRESIDENZA DEL CONSIGLIOVIA DELLA MERCED E 96 00187 ROMA RM
FILIALE DISPONENTE 00560 BON. SEPA ZZ1B24P5CGMYLX41WZZ1B24P5FEOZ6S5Z8 DEL 22.12.21 BIC: BNLIITRRXXX INF:EE: PCM-20211221-14:45-2325 RI: Fondi Parte 3 Dip Sport PCM 2021 CAUS: SUPP Rif Banca: 0480001037600001
2.500,00

 

Ogni Tesserato è tenuto a mantenere un ambiente sportivo rispettoso, equo e privo di qualsiasi forma di abuso, violenza e discriminazione.

Tutti coloro che collaborano a qualsiasi titolo con l’Associazione Sportiva devono essere resi pienamente consapevoli dell’esistenza di rischi di abuso e violenze di ogni genere a danno dei/delle minori/e. L’Associazione Sportiva intende fare tutto quanto è in suo potere per prevenire, segnalare e rispondere a tali problemi. I suoi rappresentanti, a qualsiasi titolo, dovranno sempre dimostrare i più alti standard di comportamento nei confronti dei/delle atlete e dei minori/e, così come indicati nella presente codice di condotta.

Codice adottato con Verbale di Consiglio Direttivo del 05/08/24

Il presente Codice di Condotta è redatto secondo le linee guida dell’ente di affiliazione nazionale e nel rispetto del Modello di Organizzazione e di Controllo della ASD.

Obiettivo del Codice di Condotta è la prevenzione di abusi, violenze e discriminazioni o per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale e la tutela dei minori prevista dal decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198.

Il presente Codice riflette i valori di civiltà, lealtà, correttezza, probità, rispetto e spirito sportivo e definisce i comportamenti da tenere in base al ruolo di ciascun soggetto impegnato nelle attività, rilevanti non solo dal punto di vista etico ma anche legale.  

Il Codice di Condotta non è solo un elenco di ciò che si deve o non si deve fare: rappresenta un’assunzione di responsabilità che sancisce l’impegno nella tutela di tutti gli atleti/e e dei minori, nella creazione di un ambiente sicuro per la pratica sportiva. Con la sottoscrizione del Codice si fanno propri i principi e i valori della ASD facendosene ambasciatori e promotori.

Come Associazione Sportiva assumiamo l’impegno di garantire un ambiente sicuro, rispettoso e inclusivo per tutti i partecipanti, inclusi i minori e gli adulti vulnerabili.

I destinatari del presente Codice di condotta sono tutti i tesserati, le tesserate e gli associati della
nostra Associazione a qualsiasi titolo, livello e qualifica.

I soggetti sopra indicati sono responsabili della crescita degli atleti minorenni e soci/tesserati nonché
della creazione di un ambiente positivo, sicuro e stimolante per la pratica sportiva.
A tal fine, sono chiamati a dare il buon esempio e ad essere un modello per gli atleti minorenni della
ASD.

Tutti i soggetti sopra indicati sono obbligati a rispettare il Codice di condotta, che accettano
integralmente dopo averne preso visione.
Ogni presunta violazione del Codice di condotta deve essere segnalata e verificata secondo quanto
stabilito dal Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva. Le misure e le sanzioni poste
in essere potranno andare dall’ammonimento verbale fino alla sospensione e alla cessazione della collaborazione che potrebbero sommarsi a momenti di formazione e sensibilizzazione aggiuntivi.

FINALITÀ del CODICE DI CONDOTTA
Il seguente codice di condotta stabilisce le aspettative e le responsabilità per tutti coloro che sono
coinvolti nelle attività dell’Associazione.

1. Rispetto e Dignità:
– Rispettiamo la dignità e l’integrità di tutte le persone coinvolte nelle attività dell’Associazione
Sportiva, senza discriminazioni di alcun genere.
– Trattiamo tutti con cortesia, gentilezza e rispetto, evitando linguaggio offensivo, comportamenti
intimidatori o abusivi.
2. Sicurezza e Benessere:
– Mettiamo al primo posto la sicurezza e il benessere di tutti i partecipanti, in particolare dei
minorenni, adottando misure appropriate per prevenire abusi, molestie o qualsiasi forma di danno.
– Rispettiamo i diritti e le opinioni degli altri, fornendo un ambiente in cui ci si senta liberi di
esprimere preoccupazioni o segnalare comportamenti inappropriati.
3. Comportamento Appropriato:
– Manteniamo un comportamento professionale e appropriato in tutte le interazioni con i minorenni e
tutti i partecipanti, evitando qualsiasi forma di contatto fisico inappropriato.
– Evitiamo situazioni che possano essere percepite come sospette o inappropriati, mantenendo un
comportamento trasparente e rispettoso.
4. Comunicazione Adeguata:
– Comunichiamo in modo chiaro, aperto e rispettoso con gli atleti, soprattutto con i minorenni,
genitori, colleghi e altri membri dell’Associazione Sportiva.
– Manteniamo la riservatezza e il rispetto della privacy delle persone coinvolte, evitando la
divulgazione non autorizzata di informazioni personali o sensibili.
5. Formazione e Consapevolezza:
– Partecipiamo a programmi di formazione e sensibilizzazione sulla tutela safeguarding per acquisire
competenze e conoscenze necessarie per prevenire e rispondere agli abusi.
– Riconosciamo il nostro ruolo e la nostra responsabilità nel proteggere i minori e tutti i partecipanti e
segnalare qualsiasi preoccupazione o sospetto di abuso alle autorità competenti.
6. Collaborazione e Rendicontabilità:
– Collaboriamo con altri atleti e i membri dell’Associazione e autorità competenti per garantire un
ambiente sicuro e rispettoso per tutti.
– Siamo pronti a rendere conto delle nostre azioni e decisioni, rispondendo in modo trasparente e
responsabile alle preoccupazioni sollevate dalla comunità.

ART. 1 DOVERI ED OBBLIGHI DI TUTTI I PARTECIPANTI ALLA VITA ASSOCIATIVA
Tutti i soggetti destinatari del presente Codice di condotta si impegnano a:
▪ Rispettare e tutelare i diritti, la dignità e il valore di tutti gli atleti coinvolti, indipendentemente
dalla loro età, colore della pelle, origine etnica, nazionale o sociale, sesso, disabilità, lingua,
religione, opinione politica, stato sociale, orientamento sessuale o qualsiasi altra ragione. A
tutti si richiede un comportamento civile e antidiscriminatorio teso a non ignorare, facilitare o
anche collaborare tacitamente in attività che implicano un’ingiusta discriminazione o atti di
bullismo;
▪ Non assumere o tollerare comportamenti o linguaggi offensivi nei confronti di qualsiasi
soggetto coinvolto nelle attività;
▪ Attenersi alle regole in tutte le fasi delle attività;

Art. 2 DOVERI E OBBLIGHI DEGLI ALLENATORI E DEI DIRIGENTI SPORTIVI
▪ Sostenere i valori dello sport, altresì educando al ripudio di sostanze o metodi vietati per
alterare le prestazioni sportive dei partecipanti, incoraggiando e promuovendo il fair play, la
disciplina, la correttezza, il rispetto degli avversari dentro e fuori dai luoghi in cui si svolge
l’attività sportiva;
▪ Non assumere o tollerare comportamenti o linguaggi offensivi nei confronti delle/degli atlete/
i, genitori, direttori di gara, membri dello staff o qualsiasi altro soggetto coinvolto nelle
attività;
▪ Agire per prevenire e contrastare ogni forma di abuso, violenza e discriminazione, garantendo
che la salute, la sicurezza e il benessere degli atleti costituiscano obiettivo primario rispetto al
successo sportivo o qualsiasi altra considerazione;
▪ astenersi da qualsiasi abuso o uso improprio della propria posizione di fiducia, potere o
influenza nei confronti degli atleti, specie se minori;
▪ Non tollerare o partecipare a comportamenti illegali, o abusivi o che mettano a rischio la loro
sicurezza fisica e/o mentale;
▪ Sostenere e applaudire sempre gli sforzi degli atleti e valorizzarli a prescindere dai risultati sul
campo, promuovendo la cultura del lavoro e del divertimento;
▪ Trasmettere serenità, entusiasmo e passione;
▪ Educare al rispetto, all’impegno e alla collaborazione;
▪ Aggiornarsi costantemente sulle conoscenze necessarie per adempiere al meglio alle
mansioni assegnate e sul tema della tutela dei minori;
▪ Rispettare il Modello organizzativo e di controllo dell’attività di sportiva, considerare il
benessere, la sicurezza e il divertimento di tutti gli atleti/e al di sopra ogni altra cosa;
▪ Combattere e prevenire qualsiasi forma di bullismo, in particolare tra i minori;
▪ Ascoltare i bisogni, le richieste, le preoccupazioni degli atleti;
▪ Non umiliare o sminuire gli atleti o i loro sforzi durante una gara o una sessione di prove;
▪ Non agire in modo da far vergognare, umiliare, sminuire o disprezzare un minore, o
perpetrare qualsiasi altra forma di abuso emotivo;
▪ Non sfruttare un minore per un tornaconto personale o economico;
▪ Non avere atteggiamenti nei confronti degli atleti che – anche sotto il profilo psicologico –
possano influire negativamente sul loro sviluppo armonico e socio-relazionale;
▪ evitare ogni contatto fisico e/o digitale non necessario con le atleti e gli atleti, in particolare se
minori, anche all’esterno della vita associativa;
▪ non fare commenti sessualmente allusivi mostrando un comportamento sempre rispettoso e
discreto;
▪ Non avere relazioni con minorenni che possano essere in qualche modo considerate di
sfruttamento, maltrattamento o abuso;
▪ Non consentire giochi, frasi, atteggiamenti sessualmente provocatori o inappropriati;
▪ Garantire che tutte le attività siano adatte alle capacità, all’età, alla maturità fisica ed emotiva,
all’esperienza e all’abilità dei tesserati, in particolare degli atleti minorenni;
▪ Lavorare insieme agli altri componenti dello staff per tutelare e promuovere gli interessi e il
benessere di ogni atleta;
▪ non compiere mai abusi fisici e non infliggere punizioni o castighi che possano essere
ricondotti ad un abuso fisico;
▪ Intessere relazioni proficue con i genitori degli atleti minorenni al fine di fare squadra per la
crescita e la loro tutela;
▪ Accertarsi sempre che gli atleti minorenni siano adeguatamente sorvegliati e che le gare e le
attività in trasferta siano sicure;
▪ Organizzare il lavoro, il luogo di lavoro e le attività in trasferta in modo tale da minimizzare i
rischi;
▪ Rispettare la privacy degli atleti, specie in luoghi particolarmente sensibili i quali devono
essere sorvegliati, in modo tale da garantire la loro privacy;
▪ Evitare di fare per i minori attività di carattere personale che essi stessi possano fare da soli;
▪ Garantire che qualsiasi trattamento di assistenza (ad es. visita medica, assistenza post
infortunio, trattamento fisioterapico), si svolga in modo aperto e in ambiente supervisionato,
piuttosto che al chiuso o in privato e sempre con la presenza di un soggetto terzo (altro socio/
tesserato, adulto);
▪ Evitare di passare del tempo da soli con i minori lontano da altri soggetti;
▪ astenersi dal creare situazioni di intimità anche solo emotiva con gli atleti, soprattutto se
minori;
▪ porre in essere, in occasione delle trasferte, soluzioni logistiche atte a prevenire situazioni di
disagio e/o comportamenti inappropriati, coinvolgendo nelle scelte coloro che esercitano la
responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la loro cura ovvero loro delegati;
▪ Non lasciare che i minori rimangano senza adeguata supervisione nel corso delle attività e, al
termine delle stesse, accertarsi che lascino l’impianto sportivo accompagnati da un proprio
genitore o da una persona autorizzata, qualora i minori non siano stati preventivamente
autorizzati a lasciare l’impianto autonomamente e senza la presenza di un adulto. Ogni
autorizzazione deve essere debitamente sottoscritta dai soggetti esercenti la responsabilità
genitoriale sul minore;
▪ Interrompere senza indugio ogni contatto con i partecipanti qualora si riscontrino situazioni di
ansia, timore o disagio derivanti dalla propria condotta, segnalandolo al Responsabile contro Abusi, Violenze e Discriminazione, attraverso l’indirizzo email: garante.fipe@safeguarding-italia.it;

▪ Segnalare tempestivamente eventuali indicatori di disturbi alimentari degli atleti affidati, o di abuso di sostanze da parte loro, al Responsabile contro Abusi, Violenze e Discriminazione, attraverso l’indirizzo email: garante.fipe@safeguarding-italia.it;

Art. 3 DOVERI E OBBLIGHI DEGLI ATLETI E DELLE ATLETE:

  • Prevenire, evitare e segnalare situazioni di disonore che possano sfociare in atti di violenza, abuso o discriminazione verso se stessi o gli altri;
  • Prevenire, evitare e segnalare situazioni pericolose che creino, anche mediante manipolazione, uno stato di soggezione o di timore negli altri atleti, sia di persona che attraverso il web (contrasto al bullismo e al cyberbullismo);
  • Evitare contatti e situazioni di intimità sia fisica che emotiva, con dirigenti o allenatori, anche in occasione di trasferte, segnalando eventuali comportamenti inopportuni;
  • Astenersi dall’utilizzo di un linguaggio, anche corporeo, inappropriato o allusivo, anche in situazioni ludiche, per gioco o per scherzo;
  • Astenersi da comunicazioni e contatti di natura non-sportiva con i propri dirigenti o allenatori, anche mediante social network;
  • Non acquisire, detenere e diffondere materiale fotografico e video di natura privata o intima;
  • Non acquisire, produrre o pubblicare fotografie o divulgare altre informazioni sui bambini e sui ragazzi o sulle loro famiglie su qualsiasi supporto cartaceo ovvero digitale;
  • Comunicare a dirigenti e agli allenatori situazioni di ansia, timore o disagio che riguardino sé o altri;
  • Informare, anche anonimamente, il Responsabile contro Abusi, Violenze e Discriminazione, attraverso l’indirizzo email: garante.fipe@safeguarding-italia.it di ogni presunta violazione del presente Codice o comunque di qualsiasi abuso, violenza o discriminazione di cui dovesse essere a conoscenza;
  • Partecipare a programmi di formazione e sensibilizzazione sulla tutela safeguarding per acquisire competenze e conoscenze necessarie per prevenire e rispondere agli abusi.

Riconosciamo il nostro ruolo e la nostra responsabilità nel proteggere i partecipanti e segnalare qualsiasi preoccupazione o sospetto di abuso alle autorità competenti.

Ognuno di noi si impegna a segnalare eventuali dubbi sulla sicurezza e sul benessere degli atleti e delle atlete rivolgendosi al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, in conformità a quanto disposto nel Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva. Ognuno di noi si impegna a consultare il Responsabile in caso di dubbi sulla partecipazione di atleti e tesserati, in conformità a quanto disposto nel Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva, in caso di necessità per favorire l’inclusione nell’attività sportiva dei soci/tesserati con disabilità fisica o intellettivo-relazionale, se presenti.

Accetto di rispettare e aderire al presente codice di condotta e di impegnarmi a promuovere un ambiente sicuro, rispettoso e inclusivo all’interno dell’Associazione Sportiva.